mercoledì 24 novembre 2010

Poi il silenzio

Scavo le tue delicate rientranze
che vibrano
tra un sorriso fradicio di letizia
e una richiesta di verità passata alle mani
ansiose tra i miei capelli.

La bocca ricarica ed esplode in un dolce spasmo ritmato
tormenta l’organo dei rumori
bagnato e lievemente infreddolito.

Gli occhi alimentano la fiducia che velocizza l’agguato.

Spinte, balzi, percorsi di cera sul tuo corpo
e lesti graffi che dipingono la mia schiena.

Poi il silenzio, celebrato dal nostro fiato appagato.

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